Il pino nano (Pinus pumila) è una conifera originaria della Siberia e del Nord del Giappone, caratterizzata da un’altezza contenuta (al massimo 3 m) e da un ingombro pronunciato, visto che i rami spesso si appoggiano e strisciano sul terreno, man mano che il tronco si allunga (ma la crescita è molto lenta). Le foglie aghiformi sono lunghe 4-6 cm; le pigne sono lunghe fino a 4,5 cm. Ne esiste una varietà ‘Glauca’ dal fogliame argentato.
Consigli di coltivazione
Preferisce terreni poveri, anche sabbiosi o sassosi, comunque sempre molto ben drenati; è ideale nel giardino roccioso, sia per il tipo di substrato, sia per l’accrescimento limitato. È preferibile un pH acido o neutro, non calcareo. La posizione è indifferente rispetto al sole; tollera i gelidi venti del Nord, ma non quelli salmastri: non è indicato in zone marittime, né nel Sud Italia in genere. Le annaffiature devono essere regolari ma moderate nel primo anno dall’impianto; poi eventualmente qualche intervento di estremo soccorso nelle estati più calde e secche. La concimazione non è necessaria.
Da non dimenticare
Il pino nano siberiano viene ampiamente utilizzato anche come esemplare bonsai.